Tonsille gonfie, placche in gola, tonsilliti: come curare i bambini quando si ammalano
Le tonsille sono un organo che può creare diversi problemi a bambini ed adolescenti. Ad esse si legano alcune tra le patologie più frequenti che vengono affrontate in otorinolaringoiatria pediatrica.
In questa guida verranno analizzati i principali fattori di rischio, le malattie più frequenti, l’insorgere delle placche in gola, i modi per curarle, e gli accorgimenti che possono essere presi per prevenire la manifestazione di patologie.
Sommario
Cosa sono le tonsille e a cosa servono
Le tonsille sono un organo di tipo linfatico. Fanno parte di un sistema che, fino ai 10-12 anni, collabora a costruire le difese immunitarie.
Molto spesso possono dare fastidio ai bambini, soprattutto nell’età compresa fra i 3 e i 7 anni, e in particolare durante il periodo della vita in comunità (scuola dell’infanzia).
Fattori di rischio
Uno dei principali fattori di rischio per le tonsille dei bambini è rappresentato dallo stare in comunità.
I bambini frequentano la scuola materna, dove tendono a stare molto vicini, a giocare tra loro, a scambiarsi oggetti. Il fatto che tutto avvenga in un ambiente chiuso crea maggiore promiscuità, e ciò può essere alla base di un facile contagio per via respiratoria.
Questo, da un lato, è un bene perché quando i bambini si ammalano costruiscono anticorpi e quindi producono difese verso le future infezioni. D’altro canto se il bambino non riesce a controbattere efficacemente a tutti i batteri o virus che lo attaccano, tenderà ad ammalarsi con una certa ripetitività.
Uno dei bersagli più frequenti sono proprio le tonsille, che possono andare così incontro a vari tipi di problemi.
Analizziamo i principali.
Le placche in gola
Le placche sono prodotti di sfaldamento di batteri o di virus che si annidano all’interno delle tonsille. Sono quasi sempre il segno di un problema infiammatorio o di un problema infettivo. Tuttavia, non necessariamente la presenza di placche in gola significa presenza di infezione in corso.
Molti bambini, pur avendo placche, non manifestano sintomi. Non è detto quindi che se ci sono le placche il bambino sia malato.
Il bambino ha le placche perché probabilmente ci sono dei batteri che hanno attaccato le tonsille, ma è altrettanto probabile che, se il bambino non sta male, le difese abbiano efficacemente osteggiato l’infezione e l’abbiano bloccata.
Ipertrofia tonsillare
Le tonsille possono ingrossarsi anche in modo importante.
Il fatto che le tonsille dei bambini siano grandi non significa che siano malate: a quest’età il sistema immunitario è estremamente attivo e quindi le tonsille si ingrossano perché stanno lavorando molto.
Le tonsilliti
Le tonsilliti sono delle patologie in cui le tonsille vengono attaccate da un germe, che potrebbe essere un batterio (i più frequenti sono lo streptococco e lo stafilococco), oppure un virus.
Sintomi delle tonsilliti nei bambini
Quali sono i più comuni sintomi delle tonsilliti?
1. Il mal di gola
Prima di tutto il cosiddetto mal di gola. Il faringe è una zona molto innervata dal punto di vista sensitivo. Qualunque infiammazione in questa zona provoca dolore, quindi il classico mal di gola è ciò che dà il primo segno di una probabile tonsillite.
2. Arrossamento delle tonsille (iperemia)
Le tonsille si ingrossano e diventano rosse (quella che in termine tecnico si chiama iperemia). L’arrossamento delle tonsille e delle mucose del faringe sono sempre segno di infiammazione.
3. Le placche in gola
Spesso, ma non sempre, compaiono le cosiddette placche. Si tratta di prodotti di sfaldamento di batteri o di virus che si annidano in alcune piccole cripte normalmente presenti sulle tonsille.
NOTA – Guardando le tonsille dei vostri figli vedrete che non sono quasi mai perfettamente sferiche: presentano delle piccole caverne all’interno delle quali possono annidarsi batteri o virus. È tuttavia possibile che questi batteri si trovino in tonsille sane, senza dare malattia.
4. La febbre
Uno dei sintomi più frequenti che accompagna le tonsilliti è la febbre.
La febbre è un meccanismo di difesa dell’organismo, che tende a aumentare la temperatura corporea perché sa che virus e batteri non amano il caldo.
5. Difficoltà a deglutire
La difficoltà a deglutire – cioè a mandare giù anche solo la saliva o l’acqua – è un altro dei sintomi tipici delle tonsilliti.
Un po’ per il male, un po’ per le dimensioni delle tonsille infiammate, i bambini possono manifestare grosse difficoltà nella deglutizione.
Tonsilliti batteriche e tonsilliti virali
Le tonsilliti possono avere cause diverse. Esistono tonsilliti batteriche e tonsilliti virali (ce ne sono anche altri tipi, ma sono molto più rare).
Qual’è la differenza?
In una tonsillite virale le tonsille appaiono molto arrossate, ma difficilmente troverete delle placche o, se le trovate, queste saranno piuttosto piccole.
Nelle tonsilliti batteriche le placche sono presenti praticamente sempre e sono più grandi rispetto a quelle delle tonsilliti virali. I principali batteri responsabili della tonsillite sono lo streptococco e lo stafilococco.
IMPORTANTE – Le tonsille di un bambino possono essere colonizzate dallo streptococco, ma se il sistema immunitario combatte efficacemente il germe il bambino non si ammalerà (o lo farà in modo molto lieve).
I sintomi dei due tipi di tonsilliti sono molto simili tra loro.
Diagnosi di tonsillite
Come si esegue la diagnosi di tonsillite?
La prima cosa da fare è eseguire una anamnesi accurata. Bisogna cioè chiedere ai genitori quali sono i sintomi che il bambino presenta, da quanto tempo li presenta e quanto sono importanti questi sintomi.
Dopo questo, si svolge la visita con un esame obiettivo. Esso si esegue facendo una orofaringoscopia.
Si guarda con la luce frontale all’interno della gola del paziente, controllando lo stato delle tonsille: se sono arrossate (iperemiche), quanto sono ingrossate, e lo stato generale di tutto il faringe.
Fatto ciò si può controllare il naso ed eventualmente si può eseguire una fibroscopia per vedere se anche a livello adenoideo esiste infezione.
Si esegue poi una otoscopia, procedendo a controllare se le membrane timpaniche sono normali o se anch’esse sono infiammate. Questo perché tendenzialmente noi non siamo fatti a compartimenti stagni e quindi molto spesso una infezione che colpisce la gola può estendersi al naso, ai timpani, o viceversa.
Il tampone faringeo
Il tampone faringeo serve per diagnosticare la tonsillite? Va fatto in ogni caso?
Indubbiamente è un aiuto diagnostico: ci dà una mano a capire meglio se c’è un’infezione di tipo batterico e che tipo di batterio è presente.
Ma non è detto che un tampone positivo corrisponda automaticamente a malattia. Anzi, è esattamente il contrario.
La tonsillite non viene diagnosticata in questo modo. Un tampone faringeo positivo allo streptococco significa soltanto che nella gola c’è lo streptococco.
Se il bambino sta bene, non c’è alcun motivo di curarlo perché non ha una malattia in atto.
Se invece il bambino ha un tampone faringeo positivo per lo streptococco e si ammala di frequente, allora molto probabilmente le sue tonsilliti dipendono da questo batterio e va fatto qualcosa per aiutarlo.
Gli esami del sangue
In caso di tonsilliti è opportuno eseguire degli esami del sangue?
Inizialmente no (soprattutto se si tratta di tonsilliti saltuarie).
Quando gli episodi di tonsillite diventano ripetuti, possiamo far eventualmente eseguire gli esami del sangue al bambino.
Se svolgiamo l’esame in corso di tonsillite troveremo sicuramente un innalzamento dei globuli bianchi, cosa che rappresenta un classico segno di infiammazione in atto. Allo stesso modo e per lo stesso motivo troveremo aumentati i valori della VES e della proteina C reattiva.
Un capitolo a parte merita il cosiddetto ASLO.
ASLO nei bambini
L’ASLO è un numero che indica quanti anticorpi l’organismo ha prodotto e ha messo in circolo contro lo streptococco, che è il batterio più frequentemente interessato nelle tonsilliti.
Bisogna quindi preoccuparsi se un bambino ha l’ASLO elevato? Tendenzialmente no, soprattutto se il bambino non si ammala.
L’ASLO di per sé non è un indice di infezione, ma un contatore del numero di ‘soldati’ che l’organismo ha messo in campo contro lo streptococco.
Se questi soldati funzionano, lo streptococco viene tenuto a bada e il bambino resta sano. Se invece l’organismo non è in grado di produrre questi soldati, oppure questi non sono efficaci, il bambino potrebbe ammalarsi.
Può capitare che un bambino che sta molto bene abbia un ASLO alto. In questo caso non deve essere somministrato antibiotico e non deve essere intrapresa alcuna terapia.
Inoltre, possiamo avere anche tonsilliti non da streptococco, per cui un ASLO alto o un ASLO basso hanno significati molto relativi.
Come si curano le tonsilliti
La prima cosa che i genitori si chiedono in caso di sospetta tonsillite è cosa fare.
In generale, la cura della tonsillite è costituita da una terapia antibiotica ed antinfiammatoria.
È però importante non iniziare immediatamente con l’antibiotico a meno che non ci sia l’evidenza chiara che si tratta di una infezione di tipo batterico (diagnosi che potrà essere fatta solo dal medico).
Per il classico mal di gola, a meno che l’aspetto non sia palesemente quello di una tonsillite batterica, è meglio iniziare con degli antinfiammatori.
Ce ne sono di diversi tipi, a partire dal classico paracetamolo fino ad arrivare ad antinfiammatori più forti. Esistono poi varie terapie collaterali, come i fermenti lattici e le vitamine.
Se dopo due o tre giorni la situazione non è migliorata, oppure se insorge una febbre alta, o se i sintomi peggiorano, allora è opportuno iniziare con l’antibiotico.
IMPORTANTE – Non vi spaventate se in occasione di una tonsillite a vostro figlio si gonfiano alcuni linfonodi che sono presenti sotto il collo. Questi semplicemente recepiscono l’infiammazione e si ingrossano come forma di reazione.
Quando togliere le tonsille ai bambini
La tonsillectomia non è un’operazione particolarmente pesante per il bambino. Tuttavia è pur sempre un intervento chirurgico: per questo si cerca prima di effettuare delle terapie mediche e di seguire il paziente senza dover ricorrere alla sala operatoria.
Non possiamo togliere le tonsille appena il bambino inizia a stare male.
Bisogna in primo luogo cercare di capire quante volte il bambino si ammala e quanto sono importanti le tonsilliti che ha.
Soprattutto, a mio parere, va considerata la sua qualità di vita.
Se per non far ammalare un bambino siamo costretti a fargli fare una vita insoddisfacente, tenendolo lontano dalla scuola, dagli amici e da alcune attività che sono importanti per lui (ad esempio quelle sportive), togliere le tonsille può diventare l’opzione migliore.
In breve: non esiste una regola fissa su quando si opera un bambino con tonsilliti e quando invece no. Deve essere una decisione studiata caso per caso, di comune accordo con i genitori.
IN OPlà – Quando ci rendiamo conto che con le terapie non riusciamo a ottenere più un grosso risultato, o quando il bambino si ammala in maniera troppo pesante e troppo frequente, o quando la sua qualità di vita è troppo bassa, allora consigliamo la tonsillectomia.
La tonsillectomia
La tonsillectomia è un intervento da cui i bambini si riprendono molto rapidamente e con successo.
Non è un’operazione particolarmente difficile, ma non è neanche un intervento banale, perché nessun intervento chirurgico lo è.
In genere comporta un ricovero di ventiquattr’ore e una convalescenza, al massimo, di un paio di settimane, con una dieta morbida e qualche altro piccolo, ma sopportabile, accorgimento.
A fronte di tutto ciò la tonsillectomia è ovviamente risolutiva, e il bambino non avrà più tonsilliti.
Si può quindi affermare che non è giusto ricorrere alla tonsillectomia in maniera troppo affrettata, ma che al tempo stesso bisogna stare attenti a non escluderla completamente: è un intervento che permette ai pazienti di non avere più dolore, migliorare la propria qualità di vita, e non ammalarsi praticamente più.
Complicanze delle tonsilliti
Le più frequenti complicanze delle tonsilliti sono alcune infezioni.
Un esempio è il flemmone tonsillare che può portare fino a un vero e proprio ascesso. Questo ascesso consiste nella formazione di una sacca di pus esattamente dietro alla tonsilla.
I sintomi sono piuttosto seri: c’è un dolore molto forte accompagnato dalla febbre. Nel caso di un ascesso, la terapia è praticamente sempre di tipo chirurgico, perché l’ascesso va svuotato.
Le complicanze sono effettivamente molto rare, ma non sono impossibili. La tonsillite va quindi sempre seguita e curata nel modo appropriato, parlandone con lo specialista otorinolaringoiatra e seguendo le sue indicazioni.
Prevenzione dei problemi alle tonsille
Esiste una prevenzione per i problemi dei bambini alle tonsille?
Onestamente, è difficile dirlo.
Sono in commercio una serie di prodotti che dovrebbero stimolare il sistema immunitario in età pediatrica, anche se la loro reale efficacia non è così sicura, né così provata scientificamente.
Quando i bambini tendono ad ammalarsi con eccessiva frequenza questi prodotti possono rappresentare un’opzione ma, in senso assoluto, non ci sono farmaci che aiutino in modo decisivo ad escludere i problemi alle tonsille.
Dal punto di vista preventivo non si può fare moltissimo se non utilizzare tutti quegli accorgimenti che ogni mamma conosce bene, come il tentare di proteggere i bambini dal freddo, un’alimentazione corretta, la somministrazione di vitamine (soprattutto la vitamina C).
IMPORTANTE – Quando si cerca di far stare un bambino al caldo, non bisogna mantenere in casa una temperatura eccessivamente elevata: superare i 20 gradi non serve (anzi, rischia di essere dannoso).
Ciò detto, i bambini devono comunque fare una vita normale, godersi questa età, e non essere tenuti sotto una campana di vetro.
In primo luogo perché ne risentirebbe la loro qualità di vita, e in secondo luogo perché, così facendo, nel momento in cui i genitori li faranno uscire il loro sistema immunitario sarà poco efficiente e potranno ammalarsi più facilmente.
Domande frequenti su tonsille gonfie e placche in gola nei bambini
A cosa servono le tonsille?
Le tonsille sono un organo di tipo linfatico. Fanno parte di un sistema che, fino ai 10-12 anni, collabora a costruire le difese immunitarie.
Dove si trovano le tonsille?
Le tonsille si trovano a livello del faringe, quindi in gola, e sono contenute in una loggia muscolare. Esiste una loggia per lato.
Come curare le tonsilliti?
In generale, la cura della tonsillite è costituita da una terapia antibiotica ed antinfiammatoria. L’antibiotico non va tuttavia iniziato a meno che non ci sia l’evidenza chiara che si tratta di una infezione di tipo batterico. In alcuni casi selezionati (in base a frequenza ed entità degli episodi di tonsillite) si ricorre all’intervento di tonsillectomia.
Quando togliere le tonsille?
Non esiste una regola fissa su quando si opera un bambino con tonsilliti e quando invece no. La scelta va fatta caso per caso, tenendo conto di diversi fattori. Tra questi: la frequenza con cui il paziente tende ad ammalarsi, la gravità della patologia, la qualità complessiva di vita che ne deriva.
Come capire se hai la tonsillite?
I principali sintomi delle tonsilliti sono:
-mal di gola
-arrossamento delle tonsille
-placche in gola
-febbre
-difficoltà a deglutire
Attraverso la visita specialistica, seguita da eventuali esami diagnostici, è possibile avere un responso completo sulla presenza della tonsillite e sulla sua origine.
Perché vengono le placche in gola nei bambini?
Le placche in gola sono prodotti di sfaldamento di batteri o di virus che si annidano all’interno delle tonsille. In genere (ma non sempre) sono il segno di un problema infiammatorio o di un problema infettivo.
Come si curano le placche in gola nei bambini?
Molti bambini, pur avendo placche in gola, non manifestano sintomi. Non è detto quindi che se ci sono le placche il bambino sia malato e vada curato. Quando invece il bambino si ammala, la terapia varia a seconda che si abbia a che fare con una tonsillite batterica o virale.
Conclusioni
Abbiamo analizzato fino a qui tutti gli aspetti più significativi che riguardano le tonsille nei bambini:
- fattori di rischio
- ipertrofia
- tonsilliti (sintomi, tipologie, diagnosi e cure)
- placche in gola
- chirurgia delle tonsille
- prevenzione
Possiamo aiutarti?
Per una consulenza pediatrica specialistica su problemi conseguenti a traumi del naso potete prenotare una visita presso il nostro centro Oplà Medical:
- chiamando il numero 011/5613063
- utilizzando il form nella pagina contatti